Una valigia poco diplomatica – William M. Green
Segretissimo 463, Mondadori 12-10-1972.
Il capo di un piccolo stato africano, divorato dall’ambizione, si è messo in mente di produrre bombe atomiche. Ma il prezzo del plutonio non è alla portata di chiunque, e il modo più facile per procurarsi il prezioso materiale, a quanto pare, è… rubarlo. E così, viene interpellato un ex trafficante d’armi americano, divenuto “persona non grata” nel proprio paese, e il tipo studia un piano ingegnoso quanto semplice per trafugare il plutonio e farlo giungere al “cliente”.
Il furto, come previsto, avviene all’aeroporto di New York, e il corriere prescelto è un ex attore, che tuttavia non sa niente di quello che si trama alle sue spalle. Individuato dall’onnipresente CIA, l’attore si troverà a dover interpretare nella realtà una parte che ha spesso interpretato in passato: deve fungere da esca per i ladri. Ma se è facile essere eroi in un film, non lo è altrettanto esserlo nella realtà, soprattutto se ci si trova contro non un gruppo di comparse, ma uomini decisi a tutto e realmente pericolosi. Come se non bastasse, nella vicenda entra anche una ragazzina “beat”, che vive di sonniferi e di stimolanti. L’ex attore, tornato alla ribalta in modo tanto drammatico, è lusingato dalle attenzioni della ragazza e decide di portarla con sé. Il tempo per un po’ d’amore, pensa, riuscirà pure a trovarlo. Invece i Servizi Segreti dicono NO!

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