Le Signore di Missolungi – Colleen McCullough.
Una piccola città australiana, Byron, ai primi del Novecento, chiusa su se stessa, ancora pionieristica nell’aura e nello spirito rigidamente anglosassone. E dominata da un clan, o meglio da una casta: quella degli Hurlingford, dilaganti e prevaricanti per motivazioni che affondano nelle origini stesse del nucleo urbano e, in senso più lato, per ragioni di ceto e di censo. Ma, come spesso avviene in seno ai vasti e ramificati gruppi familiari, non tutto rispecchia euritmia nei sentimenti, equilibrio nei valori morali e nella sorte materiale. Trionfano, al contrario, stridenti contrasti, l’arroganza della ricchezza e la mesta dignità dell’indigenza, insomma la patente disparità dei pesi e delle misure.
Drusilla, anziana vedova, sua sorella Octavia, anziana nubile, sua figlia Missy, anziana fanciulla da marito cui compete ormai il triste e sardonico epiteto di zitella, non si sono potute giovare dello sfruttamento delle terme locali, né degli opimi introiti assicurati dall’albergo, dagli empori, dalle botteghe e dal pacchetto azionario connesso all’impianto d’imbottigliamento dell’acqua cura-malanni. Vivono, umbratili e schive, al margine della povertà, in un cottage fatiscente denominato pomposamente Missolungi (Byron, e tutto ciò che atteneva al grande poeta, erano una vera “fissa” del primo Sir William Hurlingford, fondatore della città e capo della dinastia).
Tuttavia anche a Byron può accadere qualcosa d’imprevedibile. L’apparizione inopinata di una persona (o personaggio) nuova nell’aspetto, nell’animo, nell’esperienza umana e nei cliché comportamentali agisce da elemento catalizzatore, da deus ex machina.
102232 Le Signore di Missolungi – Colleen McCullough. Libro Euroclub
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