Inter? No, grazie! Come non diventare intertristi e vivere felici – Davide Grassi.
Per alcuni l’Inter è una delle più gloriose squadre di calcio italiane. Per qualcun altro, come Davide Grassi, tifoso milanista (riveriano doc come si definisce) e autore di Inter? No, grazie!, è solo la seconda squadra di Milano. E dei bauscia, come vengono chiamati a Milano gli interisti (termine che in dialetto vuol dire più o meno sbruffoni, gente che si vanta, un po’ arrogante) l’autore racconta con divertimento tutte le vicissitudini, a partire dalle più recenti. Campagne acquisti faraoniche e fallimentari, clamorose eliminazioni ai primi turni delle Coppe Europee, passaporti falsificati e campionati persi all’ultima giornata diventano così il filo conduttore di un libro scherzoso e ironico, che spiega come non diventare intertristi e vivere felici. Ma non mancano anche i riferimenti al passato, che illustrano la nascita nell’autore di un anti-interismo goliardico, che affonda le radici nell’amore per il golden boy Gianni Rivera e per il paròn Nereo Rocco e nell’avversione verso l’Inter di Helenio Herrera e Sandro Mazzola prima, e di spillo Alessandro Altobelli e Walter Zenga poi.
Così, anche per rispondere scherzosamente a Tommaso Pellizzari, autore di No Milan, Grassi ripropone la classifica dei dieci calciatori più amati e odiati e le partite indimenticabili, ma questa volta in chiave rossonera. E aggiunge tutto il meglio dell’umorismo anti-interista degli ultimi anni, involontariamente provocato dalle disavventure, in campo e fuori, dei protagonisti della storia nerazzurra.
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