Una vita, un amore – Luisa Santandrea.
Pietro e Rica, orfani, vivono lavorando in una località del suburbio milanese. Siamo ai tempi del Barbarossa, e delle lotte fra l’Impero e i milanesi, che si battono per la libertà, Milano costituita a Comune. L’animoso arcivescovo Ariberto sta col popolo. Intorno a lui, condottieri, capitani, guerrieri. Pietro, in armi, è alle dipendenzedi Alberto da Giussano; Rica, partito il fratello, salutato Marco che l’ama nobilmente, ma ch’essa non sente ancora di poter ricambiare, si rifugia in città, dopo aver ascoltato un’infiammante pubblica arringa di Alberto, ch’essa vede per la prima volta. Vederlo, ascoltarlo, e sentire ch’egli sarà per la vita “il suo uomo”, è tutt’uno per lei. La sua fede nel trionfo del Comune imbaldanzisce attraverso l’amore, tanto da indurla a un’ardita gesta singolare. Alberto si sente desideroso di avvicinar la ragazza che l’ha compiuta. Il nodo si stringe dolce e tenace da parte di lei; l’altro, che pur l’ammira e l’ha cara, non può però prometterle nulla, legato com’è al proprio diverso destino. Poi: Pontida. Poi ancora: il Carroccio.; infine: Legnano! Che sorte sarà quella di Marco? Il lettore vedrà…
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