Paura – Richard Wright.
La storia racconta di un ragazzo di 20 anni, Bigger Thomas, un afroamericano in stato d’indigenza che vive nel ghetto South Side di Chicago negli anni trenta. Bigger si ritrova sempre nei pasticci, ma quando ottiene di lavorare presso la casa dei Daltons, una ricca famiglia bianca, sperimenta la realizzazione della sua identità. Egli pensa di aver ucciso accidentalmente una donna bianca, fugge dalla polizia, violenta e uccide la sua fidanzata ed è quindi catturato e processato. “Non volevo uccidere”, Bigger urla. “Ma ciò per cui ho ucciso, quello sono io! Deve essersi acquattato ben dentro di me per spingermi a uccidere.”
Wright penetra nella testa del “Negro bruto” Bigger, e ne rivela i sentimenti, i pensieri, il punto di vista mentre commette crimini ed è fatto oggetto di razzismo, violenza e umiliazioni. Il romanzo affronta il protagonista e le sue motivazioni conformandosi alle convenzioni del naturalismo letterario.
Pur non giustificando i crimini commessi da Bigger, Wright mostra compassione per la sistematica inevitabilità che li sottende. Il romanzo rappresenta una così potente dichiarazione di ineguaglianza razziale e ingiustizia sociale da diventare quasi impossibile determinare dove le aspettative e i condizionamenti sociali finiscano e dove inizia il libero volere. Come l’avvocato di Bigger fa notare, non c’è alcuna via di fuga da questo destino per il suo cliente o qualsiasi altro americano nero, poiché esso è il prodotto inevitabile della società che li ha forgiati dicendo loro fin dalla nascita che cosa essa si aspetta che siano. “Non esiste nessun negro americano”, scrisse una volta James Baldwin “che non abbia nel suo cranio il suo privato Bigger Thomas”.
Titolo originale: Native son.
Traduzione: Camillo Pellizzi.
![Paura - Richard Wright. Libro Bompiani Paura - Richard Wright.](https://libriscontati.net/wp-content/uploads/2016/08/100419-256x400.jpg)
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