Molto rumore per nulla – William Shakespeare.
Saggio introduttivo di Anna Luisa Zazo. Con una nota di A.Ch. Swinburne.
Testo originale a fronte.
Oscar Classici N. 327, Mondadori.
Composta e rappresentata tra la fine del 1598 e l’inizio del 1599, Molto rumore per nulla trae l’argomento dal V canto dell’Orlando Furioso ariostesco e soprattutto da una storia del novelliere italiano Matteo Bandello.
Tutta shakespeariana è invece la felicità inventiva con cui il bardo di Stratford crea una commedia molto singolare, che intreccia in un perfetto gioco di armonie parallele una vicenda principale essenzialmente drammatica e una vicenda secondaria di deliberata gaiezza. Quasi una versione in chiave felice, prosastica e a tratti persino dissacrante della tragica elegia di Romeo e Giulietta, la commedia ruota intorno al tema della beffa, una crudele e una giocosa, la prima volta a calunniare la dolce Hero e impedirne le nozze con l’amato Claudio, la seconda, di segno opposto, volta a fingere un amore (che si scoprirà essere molto reale…) tra i bisbetici Beatrice e Benedick. E al centro delle due vicende, in una inquietante inversione di ruoli tra follia e saggezza, il gruppo degli “sciocchi”, Dogberry, Verges, le guardie, grotteschi alfieri della realtà, interpreti di quella verità che i “saggi” non sanno comprendere.
101575 Molto rumore per nulla – William Shakespeare. Testo originale a fronte.
Libro Oscar Classici N. 327, Mondadori.
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