Notte di fuoco – M. E. Chaber.
Appresi la notizia dal giornale, ma in quel momento non sapevo che per me era più di un semplice fatto di cronaca. Un martedì mattina mi trovavo nel mio ufficio a Madison Avenue e leggevo il New York Times. Non avevo niente da fare e lo stavo quindi sfogliando da cima a fondo. La notizia si trovava in una delle ultime pagine. Una grande casa sulla spiaggia si era incendiata a Santa Monica, in California, domenica notte. I pompieri avevano tentato di impedire che l’incendio si propagasse, ma la casa era andata completamente distrutta. Più tardi, quando avevano frugato fra le macerie fumanti, erano stati trovati due corpi. Si riteneva che fossero quelli di un certo Richard Cantwell e di sua moglie. Cantwell era un agiato uomo d’affari di Los Angeles, proprietario della casa incendiata. Questo era tutto.
Mentre leggevo la pagina sportiva, il telefono squillò. Sollevai il ricevitore e risposi.
«Milo, ragazzo mio, come stai?» Era Martin Raymond, vice presidente della Intercontinental Insurance.
«Bene, suppongo,» dissi. «Da tempo non mi faccio visitare.»
«Ti senti disposto a venire quassù?» domandò. «Credo di avere qualcosa per te.»
«Certo,» dissi. «Vengo subito.»
101773 Notte di fuoco – M. E. Chaber.
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