La legge di Parkinson. Ovvero 1 = 2 – C. Northcote Parkinson.
Libro Delfini-Cultura 3. Bompiani 1964.
La legge di Parkinson, cioè il modo col quale l’autore manda all’aria i luoghi comuni, si rivela alla prima enunciazione: “In qualsiasi organizzazione burocraticamente attrezzata il tasso d’incremento del personale resta immutat, quale che sia la quantità di lavoro da svolgere”.
Questo libro è, dunque, un amenissimo pamphlet: una satira geniale, imprevedibile quanto illuminata, contro la burocrazia e i suoi solenni e retorici princìpi. Materiale di studio, quello tanto ricco che offre un paese pur ritenuto, in generale, retto da buon senso e da sano empirismo, la Gran Bretagna. Ma chi sappia che il personale burocratico dell’ammiragliato si raddoppiava nello stesso periodo in cui si riduceva l’armamento, e aumentava quello del ministero delle Colonie proprio quando l’una dopo l’altra le colonie inglesi conquistavano l’autonomia, incomincerà a pensare che gli assurdi della burocrazia non riguardano solo il suo paese, per esempio l’Italia.
L’indagine spinge l’autore a molte altre domande; se ci sia per esempio un sistema sicuro, infallibile per non pagare le tasse. Se nella scelta dei funzionari dello stato sia migliore il sistema cinese o quello britannico. Per quale ragione un comitato di finanzieri, disposto a discutere per due ore su una piccola spesa, sbriga poi in due minuti affari di milioni e così di seguito.
L’uomo d’affari o il burocrate conoscerà qui il modo di dominare i colleghi e di sbarazzarsene, all’occorrenza. Per chi è all’inizio della carriera il libro è inestimabile. Molti impareranno come salvaguardarsi, ma tutti si divertiranno per lo spirito e la pertinenza di ogni pagina.
102666 La legge di Parkinson. Ovvero 1 = 2 – C. Northcote Parkinson. Libro Delfini-Cultura 3. Bompiani 1964.
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