Il Secolo XII. Illuminismo logico e umanesimo del limite – Gianni Dotto.
Nuova Universale Studium N. 28.
Un rinnovato fervore di vita religiosa e culturale pervade l’Occidente europeo dopo l’anno mille. L’evolversi della situazione economica e sociale favorisce l’approccio con la cultura araba e, attraverso questa, i confronti con i classici greci e latini, determinando la rinascita della filosofia. È il tempo di Abelardo e di Bernardo di Chiaravalle, e degli scontri tra mistici e dialettici: la riscoperta logica aristotelica suscita entusiasmi e speranze, quasi illuministiche, nelle possibilità conoscitive della ragione, ma propone anche inquietanti interrogativi. Fino a che punto è lecito che la ratio spinga la sua analisi sui contenuti della fides? E quale valore attribuire alla logica nell’ambito dell’indagine filosofica? Accanto al rischio di cadere negli eccessi del formalismo logico, emerge da un lato l’opportunità di un uso equilibrato della ragione sul terreno della Rivelazione, dall’altro l’avvertimento dei limiti e dell’insufficienza di un’indagine filosofica che si fondi e consista esclusivamente in un astratto ed arido logicismo. Illuminismo logico e umanesimo del limite possono quindi rappresentare essenziali punti di riferimento per una adeguata comprensione di uno dei secoli più suggestivi del medioevo.
101970 Il Secolo XII. Illuminismo logico e umanesimo del limite – Gianni Dotto.
Libro Nuova Universale Studium N. 28.
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