Mattina presto – Christine de Rivoyre.
Nell’alba, il cavaliere. Immobile, giubba intonata alle querce dello spiazzo: verde saturo di nero. Monta Querelle, la mia giumenta baia che lusinga con elegante movimento della testa; non è tic, ma segno di impazienza. Dal mio angolo di osservazione, nascosta dal fienile, indovino le nubi che passano nel suo occhio creolo, sento i fremiti che corrono lungo i suoi fianchi. Non ne può più, la Querelle, cavalla anglo-araba di sei anni, ebbra di alba. La montassi io, avremmo già galoppato da Mourlosse a qui, Pignon Blanc. Ma il cavaliere ha chiesto consiglio a mio padre. Alle sette in punto è uscito dalla scuderia di Nara, e si lancerà al galoppo solo alle sette e trenta; posso benissimo stabilire le fasi della trottata: passo sino alla vallata del Matto, ancora buia come una caverna, a quest’ora; poi ancora passo all’inizio della pista di sabbia, color bianco-ossa, che ferisce e taglia la brighiera arruffata; trotto a partire da Marotte; il cielo, insensibilmente, è trascolorato dall’oltremare al cenere, la foresta di pini si apre per il cavaliere che continua a tenere Querelle, le parla in francese. No, non adesso, stai buona Querelle. Pronuncia forse Kerelle sdai puona? E se anche fosse? Monta la mia giumenta; lo detesto.
101800 Mattina presto – Christine de Rivoyre.
Un Libro al Mese N. J 11. Club Degli Editori
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.