Mastro-don Gesualdo – Giovanni Verga.
“Ho odiato tutto il mio lavoro, al quale ho lavoratosotto il sole, e che abbandonerò a chi verrà dopo di me. E chi può sapere se questi sarà saggio o stolto? Costui sarà padrone di tutto il mio lavoro che io con fatica e con senno ho compiuto sotto il sole: anche questo è vanità. E giunsi fino a scoraggiarmi per tutto l’affanno sopportato sotto il sole. Perché ecco un uomo che ha lavorato con saggezza, capacità e successo e dovrà poi lasciare tutto a chi non ha lavorato; tutto ciò è vanità e male grande”. Questi versetti dell’«Ecclesiaste» esprimono come meglio non si potrebbe il nodo tragico di “Mastro-don Gesualdo”, il grande romanzo di Giovanni Verga, secondo, dopo “I Malavoglia”, del ciclo “I vinti”. La lunga lotta per la roba, l’ascesa sociale, il matrimonio con Bianca Trao non rendono felice né placano Gesualdo Motta: attraverso una serie di passaggi obbligati, la sua vita si riduce all’angolo morto dove si consumerà la sconfitta finale. “Mastro-don Gesualdo” è uno dei maggiori romanzi italiani, e divide con “I Malavoglia” la reputazione di capolavoro del Verga.
101735 Mastro-don Gesualdo – Giovanni Verga.
Libro Gli Oscar Settimanali N. 59
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